Nel corso della mia formazione ed esperienza clinica ho approfondito il tema del rapporto tra il cibo e la nostra affettività. Presso i miei studi privati di psicologia e psicoterapia di Suzzara e Mantova propongo tre incontri iniziali focalizzati alla valutazione del caso e alla reciproca conoscenza.
Per le richieste di consulenza o psicoterapia dei disturbi alimentari propongo anche ai pazienti una preliminare somministrazione del test specifico (EDI – eating disorder inventory) che indaga il nostro rapporto con il cibo. Lo sviluppo di EDI si basa sulla presa di coscienza che i disturbi alimentari sono disturbi multidimensionali con marcata variabilità degli aspetti psicologici e comportamentali. La scala non è mirata alla semplice formulazione diagnostica di disturbo del comportamento alimentare, ma valuta i tratti di personalità che si ritengono rilevanti per la comprensione di queste problematiche.
Questo perché per i disturbi alimentari, così come per tutte le altre difficoltà che i pazienti mi portano in colloquio, è fondamentale comprendere quale dinamica psicologica sottostà alla manifestazione del disagio.
Il test che propongo ci darà una prima indicazione della tipologia e complessità della situazione vissuta dal paziente. Successivamente si potrà meglio definire gli obiettivi di remissione dei comportamenti di disagio, non senza dover dare ascolto al proprio contesto relazionale e affettivo. Quest’ultimo è il passaggio più importante per poter comprendere i propri bisogni e così agire con diverse modalità, più sane e rispettose di sé.
Sempre sottolineando quindi come sia importante affidarsi a un professionista psicologo con specializzazione psicoterapeutica per poter valutare la propria situazione ed essere aiutati, propongo qui le macro categorie dei disturbi alimentari.